CORNO DI CAVENTO ADAMELLO 1918

Il Museo Nazionale Storico degli Alpini rappresenta il luogo e l’egida della memoria e dei valori di coloro che negli anni hanno sacrificato tutto quello che avevano per gli altri, consapevoli di farlo nel compimento del proprio dovere; il nostro compito è essere lo scudo e tramandare la conoscenza, i valori e la storia degli Alpini, cioè dei Soldati che hanno combattuto nelle guerre e si sono immolati per la Patria.

In questi giorni riecheggia spesso la parola “sacrificio”, perché tutto il nostro mondo sembra oramai essere sprofondato nell’incertezza, nel caos e nel timore.

A tutti quanti, oggi, si chiede un sacrificio: per alcuni, esso significa restare a casa a tutela della propria e dell’altrui salute, per altri, significa scegliere di combattere, come Soldati, in prima linea.

Allora penso proprio al sacrificio di coloro che in prima linea, durante tutti i conflitti, si sono immolati per il bene altrui, consapevoli di scaraventare nel baratro la propria vita, questo, per gli altri o per i propri Ideali.

Oggi, il nostro sguardo e il nostro rispetto, va a coloro che si sacrificano quotidianamente, come Soldati in prima linea, che combattono per il bene collettivo, tutti coloro cioè, che ogni mattina si recano al proprio posto di lavoro al servizio degli altri: medici, infermieri, personale dei servizi ospedalieri, personale della catena alimentare, autotrasportatori, Forze dell’Ordine, militari e tutti…. tutti coloro che veramente sono al servizio degli altri cittadini e lottano per il bene comune…. ma questo, forse, non è proprio quello che idealmente riuniamo nel comune concetto di Patria?

Noi ce la faremo… il dovere di restare a casa nel rispetto di coloro che lottano in prima linea, prevarrà su questa tremenda situazione; noi ce la faremo… perché anche oggi nostri Soldati combatteranno e insieme riusciremo a sconfiggere anche questo nemico.

Noi siamo Alpini, noi siamo Soldati e oggi rendiamo onore a tutti i nostri Fratelli che, uniti nel sacrificio, scelgono di servire il nostro Paese.

Grazie

Il Direttore