Il Doss Trento è la collina che sorge sulla destra idrografica dell'Adige, vicino alla città di Trento. Si tratta di uno sperone roccioso che raggiunge nel punto più alto i 309 metri di altezza.
Il nome originario del Doss Trento è Monte Verruca, nome assegnato probabilmente dai coloni romani nell'antichità.
La presenza umana sul Doss Trento risale alla preistoria. Il ritrovamento nel 1890 di un cranio di uomo adulto e dei resti ossei di due bambini risalenti al neolitico, testimoniano la frequentazione da parte dell'uomo di alcuni ripari rocciosi presenti nel lato nord est.
Più evidenti sono i resti di una basilica Paleocristiana gemina, edificata probabilmente sui resti di un antico castelliere di età Retica.
In tempi più recenti, il Doss Trento venne utilizzato dagli Spagnoli per bombardare la città di Trento durante la Guerra di Successione Spagnola nel 1703.
Durante la Prima Guerra mondiale venne utilizzato dagli Austriaci come parte del campo trincerato a difesa del capoluogo. Sull Doss Trento vennero piazzate una serie di batterie a cielo aperto oltre che una nutrita guarnigione. Venne edificata anche una polveriera (oggi edificio principale del museo) e una casermetta.
Nel dopoguerra venne scelto come luogo per l'edificiazione del Mausoleo di Cesare Battisti. La sua costruzione terminò nel 1935.