Sperimentazione dell’obice da 105/14
Il 6 settembre 1956 lo Stato Maggiore Esercito – Ufficio Ricerche e Studi nomina una Commissione sperimentatrice allo scopo di esprimere il proprio giudizio su una batteria sperimentale di obici da 105/14.
A questo scopo, già alla fine di agosto il 5° Rgt. Art. Montagna riceve da parte dell’Arsenale di Napoli 4 pezzi nonché un adeguato numero di basti e di armature per il someggio.
Tali pezzi sono in 3 versioni leggermente differenti tra di loro, una delle quali rispondente alle specifiche diramate dalla FINABEL[1], che verranno messe a confronto[2]. Essi recano matricola da 56501 a 56503 mentre il pezzo FINABEL è senza matricola.
La batteria sperimentale, comandata dal Capitano Poli, già ufficiale incaricato delle sperimentazioni sul prototipo dell’obice (cfr. supra) si addestra con i nuovi pezzi dal 1° settembre al 13 ottobre.
Il calendario delle prove prevede:
- presentazione della batteria a una commissione tedesca e a osservatori francesi con prove di tiro, someggio e autotraino tra il 15 e il 17 ottobre;
- presentazione della batteria alla Commissione sperimentatrice e prove di autotraino il 24 e 25 ottobre, someggio dal 5 a 7 novembre e tiro dal 15 al 20 novembre.
- 1.Relazione sulle prove di pratico impiego dell’obice da 105/14 del settembre – novembre 1956
La relazione è firmata dal Colonnello Valenza, Comandante del 5° Reggimento Artiglieria Montagna.
- Prove di traino
Anche in questo caso le prove di traino sono state effettuate con AR51.
La prima prova, svolta il 17 ottobre, 56 km tra Merano e Val Senales con un dislivello complessivo di 2.100 m, ha avuto luogo con una sezione di 2 pezzi su un percorso asfaltato con pendenze fino al 12%, alla presenza degli ufficiali delle commissioni tedesca e francese (allegato 4).
La colonna ha percorso l’itinerario senza alcun problema, raggiungendo in fondovalle anche la velocità di 75 kmh! Nei tratti in discesa è stato fatto uso talvolta del freno del pezzo [3].
La seconda prova, svolta il 24 ottobre, consisteva in 89 km tra Merano e Silandro, su strada asfaltata e fuori strada, con pendenze superiori al 50%, effettuati con tutta la batteria.
Anche in questo caso non si sono verificati inconvenienti di sorta; la marcia fuori strada si è svolta regolarmente e solo nel superare una pendenza oltre il 50% su un terreno sabbioso-argilloso è stato necessaria la spinta dei serventi per aiutare l’AR51.
La terza prova, svolta il 25 ottobre, sono stati 106 km tra Merano e il Corno del Renon, con un dislivello totale di 3.900 m e una pendenza massima del 40%, su strada varia e fuori strada, con l’intera batteria (allegato 6).
Anche qui in alcuni tratti sterrati, causa il fondo stradale sdrucciolevole, è stato necessaria la spinta dei serventi, mentre il resto del percorso si è svolto in maniera regolare.
L’esito delle prove è stato del tutto positivo; viene suggerito che in condizioni particolarmente difficili sia opportuno scomporre la massa rinculate del pezzo e caricarla sullAR51 in modo da appesantire quest’ultimo e alleggerire il traino.
- Prove di someggio e ippotraino
Le prove di someggio hanno interessato l’intera batteria, con la particolarità che una sezione è stata someggiata con i 10 carichi fin qui sperimentati mentre con l’altra è stata sperimentata una ripartizione in 11 carichi.
La prima prova è avvenuta il 16 ottobre alla presenza degli ufficiali stranieri, sull’itinerario Merano-Avelengo e ritorno, con pendenze elevatissime e un dislivello complessivo di 520 m. che ha messo a dura prova gli animali (allegato 9). Sull’altopiano sono state effettuate delle prove di tiro su terreno roccioso (cfr. infra).
La seconda prova ha avuto luogo il 5 novembre su un itinerario circolare tra Merano-Cermes-Lana-Postal-Sinigo-Merano, percorso pianeggiante di circa 20 km lungo la rotabile di fondovalle, per mettere alla prova gli animali su un terreno duro e con andatura sostenuta. I quadrupedi hanno risposto molto bene e sono state fatte importanti esperienze sui basti: in particolare, per rispondere alle osservazioni fatte durante precedenti prove[4], sul mulo porta-testata del primo pezzo è stato usato un basto con sottopancia unico, che ha dato risultati soddisfacenti.
La terza prova, svolta il 7 novembre, ha visto la batteria percorrere 31 km tra Merano e S. Marzio, con dislivello complessivo di 2.000 m e pendenze in alcuni punti oltre il 50%; il primo tratto tra Merano e Tell è stato percorso in ippotraino e il successivo in someggio (allegato 10).
La relazione sottolinea che l’ippotraino è scarsamente efficiente in quanto anche su pendenze molto ridotte, non oltre il 10%, è più lento e stanca gli animali più del someggio.
Circa quest’ultimo, la scomposizione in 11 carichi ha dato risultati molto migliori rispetto a quella in 10 carichi, permettendo di abbassare il peso dei carichi più pesanti fino a 20 kg e anche il loro ingombro; ciò vale soprattutto per il pezzo FINABEL, che pesa 51 kg in più. Se ne raccomanda, quindi, l’adozione.
Buona la prova delle nuove armature a basto rispetto a quelle tradizionali, più leggere e adattabili e di più facile manutenzione; efficiente in particolare la sostituzione dei cuscini imbottiti di crine con i feltri, più longevi. A fronte di questi vantaggi, si sottolinea ancora una volta la preferibilità del sottopancia unico rispetto a quello doppio, che rende la respirazione degli animali più difficoltosa.
- Prove di tiro con il pezzo FINABEL su terreno roccioso
La prova ufficiale si è svolta il 16 ottobre sull’Altopiano di Avelengo alla presenza degli ufficiali delle commissioni tedesca e francese, facendo seguito alle analoghe prove svolte il 21 ottobre 1955 (cfr. supra). Il pezzo è giunto in piazzola al traino dell’AR51 e ha sparato usando come ancoraggio delle code il dente di roccia sistemato nelle casse a vomero, dietro i vomeri a coltello; per migliorare la stabilità sono stati ricavati nella roccia degli incavi in cui alloggiare gli ancoraggi delle code.
La prova ha dato esiti molto buoni, dimostrando che anche su un terreno molto rigido e difficile con l’ausilio dei nuovi denti di roccia il pezzo è perfettamente stabile.
- Prove di tiro in batteria
Si tratta di 7 prove svolte tra l’8 ottobre e il 20 novembre, 3 sull’Altopiano di Avelengo, svolte i giorni 8, 10 e 16 ottobre, e 4 nella zona di Bezzecca, nei giorni 15, 16, 19 e 20 novembre. Le prove hanno previsto tiri nel 1° e 2° arco, fino all’estremo del settore di tiro, con 2 e 3 elementi di coda.
La batteria ha sparato complessivamente 352 colpi, fornendo ottimi risultati dal punto di vista balistico e della stabilità del materiale.
La relazione si conclude dichiarando l’obice da 105/14 un ottimo pezzo da montagna, maneggevole e affidabile.
Gli articoli pubblicati non rispecchiano necessariamente l'opinione della Direzione del Museo.
[1] Cfr. nota 1. È probabile che all’esito delle prove comparative con il pezzo francese la FINABEL avesse proposto alcune modifiche al pezzo.
[2] Le caratteristiche delle tre tipologie di pezzi sono illustrate nel dettaglio al Capo VI della relazione.
[3] Probabilmente aggiunto dopo le esperienze della primavera precedente, dato che nella relazione alle prove di traino e someggio sul prototipo se ne lamentava l’assenza (cfr. supra)
[4] Cfr. supra, prove di someggio del 24 ottobre