ESPERIENZE MATURATE NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONI ESTIVE 1959

Le esercitazioni estive del 1959 si sono svolte in Alto Adige tra il 3 giugno e il 3 agosto.

Una nota dello Stato Maggiore Esercito – Ispettorato dell’Arma di Artiglieria del 29 aprile 1959 reca quale oggetto Norme sulle esperimentazioni da effettuare con l’obice da 105/14 nelle prossime esercitazioni estive.

Tale nota, indirizzata ai comandi dei Reggimenti di Artiglieria da Montagna, detta le linee guida da seguire durante le sperimentazioni volte a:

  • confrontare il traino con AR51-B e CL51;
  • confrontare il nuovo basto mod. 58 con il basto tradizionale.

Chiedi quindi a ciascun Reggimento di presentare una relazione.

Presso l’Archivio del Museo degli Alpini si trovano la relazione del 2° Reggimento e del 6° Reggimento.

  1. Relazione del 2° Reggimento Artiglieria da Montagna

Questa corposa relazione redatta a cura dell’Ufficio Ordinamento, Addestramento, Tiro, Informazioni e Operazioni (O.A.T.I.O.) del Reggimento consta di 4 fascicoli e numerosi allegati.

Fascicolo I – Generalità

In questo fascicolo si dà conto della conversione del Gruppo Vicenza al nuovo materiale, riferendo dell’arrivo dei nuovi obici e mezzi, del periodo di addestramento ai nuovi materiali, delle formazioni adottate e delle attività svolte.

Nel corso della primavera sono giunti (allegato 1):

  • 9 obici;
  • 1 serie di basti del mod. 58;
  • 9 armature da applicare ai basti tradizionali;
  • 8 AR51-B;
  • 8 stazioni radio CPRC-26
  • 2 stazioni radio AN/GRC-5
  • 4 stazioni radio SCR-610
  • 1 tavolette d’artiglieria n.1/MM mod. 50.

A seconda della data di arrivo, il Gruppo ha avuto poche settimane per addestrarsi con i nuovi materiali.

La formazione adottata prevedeva per l’autotraino:

  • Comando di Gruppo;
  • Reparto Comando;
  • 2 batterie su 3 pezzi trainate da AR51-B, con un solo pezzo per batteria avente le previste due vetture;
  • 1 batteria su 3 pezzi trainata da CL51.

Il someggio, invece, è stato articolato su squadre di 12 muli, con 1 batteria dotata dei basti nuovo modello e 2 batterie dotate del basto tradizionale con le nuove armature.

Le formazioni sono dettagliatamente riportate all’allegato 2.

Fascicolo 2: Mobilità del materiale

Durante l’intero ciclo delle esercitazioni i movimenti sono stati effettuati sui medesimi percorsi sia al traino dell’AR51-B sia del CL51 (allegato 3: purtroppo l’allegato risulta difficilmente consultabile, in uno con le interessanti foto ivi contenute, in quanto col tempo il nastro adesivo ha incollato assieme le varie parti).

A parte nei tratti percorsi su strada di fondovalle, l’AR51-B si è dimostrata più performante, affidabile e versatile, oltre a essere meno ingombrante.

La relazione evidenzia, in contrasto con precedenti relazioni (cfr. supra), che l’ippotraino è una modalità di movimento assai utile. Il vantaggio principale sta nel fatto che rende possibile lo spostamento contemporaneo dell’intera batteria con i 24 muli che costituiscono la squadra di someggio prevista, evitando la necessità del movimento in due sbalzi. Sui muli, poi, non ha effetti deleteri rispetto al someggio.

Per quanto riguarda il someggio, i basti di nuovo tipo, per quanto più leggeri, si sono dimostrati del tutto inadatti, causando sofferenza e spellature agli animali, per cui nel corso delle esercitazioni si è preferito tornare sui basti tradizionali, con le nuove armature.

Durante le esercitazioni sono state fatte anche brevi esperienze di spalleggio e traino con slitte aika, che hanno dato risultati soddisfacenti.

Fascicolo 3: Impiego al tiro

Il comportamento al tiro dei pezzi è stato ottimo.

Sono state segnalati peraltro alcuni inconvenienti:

  • perdita di olio dagli organi elastici della culla superiore; difetto rimediabile in loco avendo gli attrezzi necessari, ma comunque da eliminare;
  • facilità di srettificazione degli occhiali panoramici a doppia graduazione, che infatti sono stati sostituiti dopo due giorni con quelli del 75/13;
  • mancata rispondenza dei dati di tiro reali rispetto a quelli contenuti nelle tavole di tiro, inconveniente dovuto, pare, al fatto che queste ultime sono state ricavate dai pezzi di pre-serie, leggermente modificati nella produzione in serie.

Seguono osservazioni di dettaglio sul funzionamento dei materiali radio (allegati 7 e 8).

Fascicolo 4: Considerazioni e proposte organizzative (allegati 9-13)

Il Reggimento avanza proposte per alcune modifiche agli organici definiti provvisoriamente dalla Stato Maggiore Esercito.

In merito all’autotraino, la principale proposta consiste nell’inserire i mezzi di traino direttamente nella linea pezzi, anziché assegnarli all’autocarreggio della batteria, di modo che essa abbia a disposizione 4 AR51-B e 2 CL51 o 8 AR51B, con decisa preferenza per quest’ultima soluzione. Si propone altresì di adattare i rimorchi da 1 ton adattabili al trasporto dei muli, con attrezzatura amovibile, in modo che il Gruppo possa autotrasportare muli e conducenti.

In merito al someggio, similmente si propone di decentrare la sezione salmerie alle batterie, anziché accentrarle presso il Comando di Gruppo al fine di migliorare l’affiatamento tra i reparti.

Si propone poi anche che tutte le squadre salmerie abbiano composizione uguale su 12 animali, anziché differenziata per tipologia (squadra pezzo, squadra munizioni, squadra carichi vari), con particolare attenzione alla selezione dei migliori animali per la squadra pezzo.

Molto importanti le osservazioni circa il progetto di rendere someggiabile una sola batteria per gruppo e mantenere le altre atte solo all’autotraino: il Reggimento si professa fortemente contrario a questa ipotesi, la quale, viene affermato, contrasta con l’impiego della specialità da montagna e ha ricadute negative nell’addestramento.

Seguono considerazioni di dettaglio sull’organizzazione del Comando e degli organi di osservazione e collegamento e sulle dotazioni.

  1. Relazione del 6° Reggimento Artiglieria da Montagna

La relazione è stilata dal Comandante del Gruppo Lanzo, Maggiore Valditara nell’agosto del 1959 ed è molto più stringata rispetto alla precedente, per quanto completa ed esaustiva.

Nel periodo considerato ciascun pezzo ha in medi sparato 80 colpi, è stato scomposto e ricomposto 60 volte, è stato autotrainato per 55 ore tra strade ordinarie e carrarecce, è stato someggiato per 60 ore, con un massimo di 6 ore consecutive.

Tra gli inconvenienti rilevati sul materiale:

  • è stata rilevata la perdita di liquido dei freni in ambedue le culle, (già segnalato supra);
  • nel corso delle varie scomposizioni e composizioni alcuni risalti e alcuni denti si sono slabbrati ed è stato necessario intervenire per limarli;
  • il sistema di applicazione dell’alzo ha necessitato di modifiche e tarature portate sul campo dai tecnici del Laboratorio di precisione;
  • si è riscontrata una certa imprecisione nelle tavole di tiro (già segnalato supra).

Sono proposte altre piccole possibili migliorie, ma nel complesso l’obice ha risposto molto bene alle sollecitazioni.

Le esperienze di autotraino hanno confermato la preferenza da dare all’AR51 rispetto al CL51, la quale in tutte le circostanze si è dimostrata affidabile e rispondente all’impiego. Si consiglia peraltro di aumentare la capacità dei rimorchietti da ¼ di tonn. a ½ tonn. per poter avere al seguito una maggiore quantità di munizioni. La possibilità di caricare la massa rinculante del pezzo sulla vettura è utile in salita per aumentare l’aderenza; a tale proposito si propone di poter caricare sul paraurti anteriore la slitta del pezzo nei tratti particolarmente difficili. Si propone anche l’applicazione al mezzo di un verricello.

Le prove di someggio hanno evidenziato la preferibilità dei basti tradizionali rispetto a quelli mod. 58, che hanno causato spellature e irritazioni agli animali; si segnala, peraltro, l’opportunità di abbassare 2/3 cm le bardature.

Diversamente dalla relazione precedente, e in linea con analoghe esperienze già fatte, l’ippotraino viene ritenuto possibile in pochi casi, in pianura o con pendenza massima 10%.

Dal punto di vista dell’ordinamento, si riprende il tema della assegnazione della sezione salmerie, consigliando che esse vengano assegnate direttamente alla batteria, per non fare venire meno il legame tra animali e conducenti da una parte e artiglieri dall’altra. Si consiglia poi un aumento dei quadrupedi da 96 a 108, suddivisi in 9 squadre da 12 animali.

La relazione conclude il tema auspicando che il gruppo possa essere interamente someggiabile, con assegnazione di un numero adeguato di animali; in caso ciò non fosse possibile, diversamente dalla precedente relazione, si suggerisce che sia preferibile assegnare tutti i muli a una sola batteria del Gruppo, mantenendo le altre solo motorizzate.

Seguono quindi considerazioni di dettaglio sulla composizione degli organi di collegamento tattico, del Centro tiro di Gruppo e sull’organizzazione delle trasmissioni.

 Enrico Finazzer

Gli articoli pubblicati non rispecchiano necessariamente l'opinione della Direzione del Museo.

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