15 ottobre 2022, 150° anniversario della costituzione del leggendario Corpo degli Alpini.
Non è mia intenzione, scrivere in poche righe l’ennesimo articolo, tanti ce ne sono e ce ne saranno e nemmeno voglio redigere la solita “dotta” pubblicazione, condensando tutto in un’elencazione dei notissimi fatti e emblematici avvenimenti che hanno caratterizzato la gloriosa epopea degli Alpini.
Innumeri sono gli elaborati, le opere, le pubblicazioni che possono rendere degno studio e valida testimonianza della mirabile vita del Corpo, io non ritengo d’uopo in questa sede di volerne proporre altri, che sicuramente sarebbero meno degni e che non renderebbero giustizia a tale solenne ricorrenza; a celebrare meritatamente l’importante commemorazione, pensano le manifestazioni solenni, le celebrazioni ufficiali, le cerimonie e le attività che quest’anno stanno appassionando tutto il nostro Paese e che culminano con l’appuntamento di Napoli, il 15 ottobre 2022 .
La mia testimonianza, in queste poche righe, spero possa suscitare la curiosità e muova ad una riflessione più personale ed emotiva su quanto, il Corpo degli Alpini, abbia rappresentato nella storia nazionale e sia tutt’oggi un Valore inestimabile per la nostra amata Patria.
Come Direttore del Museo Nazionale Storico degli Alpini, mi ritengo un soldato privilegiato: posso dire di servire quotidianamente il nostro Corpo e di essere baluardo e difesa del luogo simbolo, come lo definisco io, il “luogo Sacro”, nel quale sono custoditi la Storia, i Valori e l’Identità degli Alpini d’Italia.
Appena assegnato al Museo, mi ero concentrato sulla costruzione e l’allestimento della nuova struttura, cioè attività pratiche e meno empatiche; una volta ultimata l’opera, mi sono approcciato a conoscere ed approfondire, la storia degli avvenimenti, dei conflitti, delle battaglie del nostro glorioso Corpo.
Da questo approccio storico e analitico ne è conseguito un vorace interesse che mi ha spinto ad un maggiore approfondimento, determinato dalla curiosità e dall’interesse che suscitava quanto io iniziavo a conoscere più a fondo: mi sono imbattuto in una quantità smisurata di storie di Valore, di Sacrificio, di Gloria ma anche di Morte.
Dietro ad ogni fredda data, ad ogni singolo episodio storico e bellico, si nascondono i nomi, i volti, le vite e singole umane vicende che spesso hanno dell’incredibile: le rocambolesche vite degli Alpini, le loro ardite azioni, le vertiginose e straordinarie imprese impreziosiscono questi 150 anni di vita del Corpo che si intrecciano profondamente nella storia patria.
Nelle trame di questi 150 anni, si stagliano figure potentissime, eroiche, che iconograficamente sono conosciute ai più: penso a Battisti, Reverberi, Menini, i Fratelli Calvi, Valsecchi, Sora, De Cia, Don Gnocchi, Grandi, Adorno…
Al loro fianco, però, ci sono altre centinaia se non migliaia di Fratelli, Uomini e Alpini che con le loro singole e piccole storie, spesso ignote, rappresentano al pari un grandissimo patrimonio umano, di esempio e di valori.
Quegli stessi valori che poi si sono sedimentati nel tempo e sono divenuti quel sentiero seguito anche oggi da tutti gli Alpini in armi. Gli Alpini “di oggi” sono dei professionisti, si sono dovuti adeguare alle nuove esigenze operative, ma è la montagna che insegna anche a loro, come in passato, lo stesso spirito e il comune senso del Dovere alpino.
Non posso infine, non ricordare, quegli Alpini che dimessa l’uniforme, ogni giorno, servono ancora il Paese e la Patria; oggi, queste migliaia di Volontari alpini sono i testimoni della vitalità di quegli stessi Valori; il loro impegno, il loro sacrificio è prova dello spirito granitico che nasce in coloro che hanno prestato servizio negli Alpini, e che cioè, hanno conosciuto il sacro senso del Dovere e del Sacrificio.
Ho avuto la fortuna di conoscere sempre più i Volontari Alpini, ho imparato ad apprezzare la loro estrema disponibilità, la ferrea volontà, la forza e lo spirito che li porta sempre ad essere al servizio del prossimo senza chiedere mai nulla…tanto è bastato un anno di “naja” per creare Patrioti di tal genere.
Ebbene, questo, tutto questo, sono gli Alpini oggi, a 150 anni della loro nascita: Patrioti legati ad una tradizione di dedizione e di amore per il proprio Paese e per la propria Patria.
Il Presidente dell’Associazione Amici del Museo Nazionale Storico degli Alpini, l’Avvocato Bertuol, si unisce a me in questa riflessione e a lui cedo la parola.
Il 150° compleanno del Corpo degli Alpini è stato celebrato durante il corso degli ultimi 12 mesi, che si compiranno il 15 ottobre, con l’atto finale nella splendida Piazza Plebiscito in Napoli dove le truppe alpine sono nate, con una tutta grande e varia serie di iniziative e manifestazioni. Ciò ha visto accomunati, come sempre e più di sempre - in una sinergia che non ha eguali nel panorama delle nostre Forze Armate – gli Uomini che appartengono ed hanno appartenuto al nostro glorioso Corpo. Gli Alpini in servizio dell’Esercito Italiano e gli Alpini in congedo dell’Associazione Nazionale Alpini hanno infatti costituito un Comitato comune per organizzare e gestire questo memorabile evento.
Lo hanno fatto con l’obiettivo di dimostrare, ancora una volta nei fatti e non solo con le parole, ciò che unisce tra loro gli Alpini, quali fratelli d’armi, e gli Alpini con la Patria, quali parti indissolubili di un tutto. E cioè per testimoniare, per dirla con le parole del Presidente Nazionale A.N.A. Sebastiano Favero, non solo l’impegno costante a favore della Comunità e la fedeltà al giuramento prestato, ma anche il possesso immutato di quei valori di spirito solidaristico, rispetto per le istituzioni ed anelito per la pace, che da sempre sono caratteristici di chi porta il mitico cappello “con la lunga penna nera”.
E così la salita alle 150 cime, la staffetta sui percorsi di tutta Italia, le conferenze e le Mostre e tanto altro ancora hanno rappresentato un percorso sia della memoria, che della proiezione dell’idea di alpinità nel futuro; un percorso che non a caso ha preso le mosse proprio da una conferenza di kick off tenutasi, 12 mesi or sono, proprio nelle sale del Museo Nazionale Storico degli Alpini, in allora inaugurato da pochi giorni, dopo gli intensi e lunghi lavori di totale ristrutturazione e rinnovamento.
Il Museo Nazionale, svolge come tutti gli altri Reparti delle Truppe Alpine e come tutte le Sezioni ed i Gruppi dell’Associazione Nazionale Alpini, un ruolo fondamentale per il mantenimento delle nostre tradizioni, per la conoscenza del nostro modo di essere e per la custodia del ricordo dei nostri Caduti e delle gesta del Corpo, ma è anche un eccezionale e prezioso ponte tra il microcosmo della vita e dell’esperienza militare da 150 che il Corpo da 150 anni ha messo a disposizione della Patria e una società civile, che sempre più ha necessità e voglia di punti di riferimento solidi ed affidabili.
Viva gli Alpini!
Viva l’Italia!