Sabato 23 novembre 2024 alle ore 15:00 presso il Museo Nazionale Storico degli Alpini,
racconti sulla Guerra degli Animali
alla presenza dello scrittore Mauro Neri.
Nel contesto della mostra “LA GUERRA E GLI ANIMALI” (curata dalla Dott.ssa Serenella Ferrari) ed attualmente esposta presso il Museo Nazionale Storico degli Alpini, si terrà un incontro con il giornalista e scrittore trentino Mauro Neri, pluripubblicato autore di volumi, tra i quali, due in particolare dedicati anche agli animali nella Grande Guerra sul fronte austro-ungarico e sul fronte italiano.
I due libri danno la parola a quegli animali “protagonisti” loro malgrado nella Grande Guerra: cani, gatti, cavalli, mucche, asini, muli, oche, piccioni, aquile e volpi, gatti e capre sono gli interpreti di venti racconti che ci portano a conoscere da vicino l’eroismo silenzioso di molti, moltissimi animali che sostennero con il loro sacrificio la guerra degli uomini. I libri riportano l’introduzione di Arianna Tamburini, storica della Grande Guerra in Trentino e nell’Alta Italia.
Faremo la conoscenza del cane lupo Stivo che morirà col suo padrone, il tenente Felix Hecht, sul Corno di Cavento nel Carè Alto.
Il cane lupo Nuvola invece che ritrova il suo cagnaro alpino dopo anni e anni di lontananza… e riesce a perdonarlo.
L’aquila Altair che nei cieli dell’Adamello si “innamora” di un biplano SVA guidato dal celebre pilota Antonio Locatelli.
E poi il giovane Zuàm Cortiana che salva da morte certa il suo mulo facendolo scendere a valle con teleferica...
Storie di coraggio e di sentimenti, insomma, che mettono in luce inoltre, l’umanità di tanti soldati, ai quali spesso ha risposto l’affetto degli animali che i militari avevano in custodia, al punto che talvolta vien da chiedersi se, in guerra, sono gli animali che si affidano agli uomini oppure, al contrario, se siano gli uomini ad affidarsi agli animali!
L’autore Mauro, Neri attraverso una lettura emozionante e interpretata, vi prenderà per mano e vi immergerà nel cuore di queste piccole storie, dalle quali emerge un’umanità generosa, così come generosi sono stati molti animali in guerra.